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giovedì 7 ottobre 2010

Hai bisogno di un servo?

Che siate appassionati di modellismo, robotica o tecnologia in movimento in generale, avrete sentito parlare dei "servo", o più propriamente servocomandi, prima o poi.
Se non ne avete mai sentito parlare, o se non avete mai approfondito l'argomento, potrebbe essere utile fare una breve panoramica su questo dispositivo molto utilizzato sia in campo robotico che modellistico, o comunque in ogni applicazione dove sia necessario controllare con precisione un movimento.

Il servomeccanismo, o servocomando, è un dispositivo automatico che può gestire il feedback, ovvero avere informazioni sull'errore che sta commettendo, al fine di rendere più preciso e più controllato il suo movimento.
Se pensate ad un semplice motorino elettrico, questo girerà con una velocità proporzionale alla sua alimentazione, ma non siamo in grado di sapere in che posizione si trova o a che velocità sta girando se non inseriamo dei sensori per leggerne lo stato.

Il servo è quindi un motore particolare, dotato di sensori che ci danno informazione sulla posizione attuale e, indirettamente o direttamente, sulla velocità dello stesso.
E' possibile quindi controllare un servo in posizione o in velocità, ad esempio imponendo un certo angolo da tenere.
E' possibile costruire un robot quasi esclusivamente utilizzando servo motori e poco altro, e con un po' di matematica creare un collegamento logico tra gli angoli ai quali devono trovarsi i vari servo motori e la posizione finale che vogliamo ottenere dal nostro robot.

Come al solito storicamente i primi servomeccanismi sono stati creati in ambito militare, ma oggi sono diffusi in un gran numero di componenti elettronici, dagli elettrodomestici, alle stampanti per passare dal modellismo e finire nella robotica.

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